Forex Strategico: Aumenti di Volatilità per la B1
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Oggi nella nostra serie di Forex Strategico scopriremo quando è giusto applicare la tecnica B1 analizzando i movimenti notturni del prezzo e la volatitità generata.
Un trader professionista deve avere un arsenale di tecniche in maniera da fronteggiare al meglio qualsiasi condizione di mercato. Quindi è la condizione di mercato che suggerirà al trader la tecnica fra quelle che conosce, in grado di massimizzare i profitti sul movimento di prezzo in atto.
Una di queste è la tecnica B1.
Nella B1 studiamo le congestioni del prezzo che si formano durante la notte per approfittare degli aumenti della volatilità che spesso si verificano alla riapertura dei mercati.
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Per applicare questa tecnica è necessario quindi che i movimenti di prezzo durante le notte si siano effettivamente mossi in un range abbastanza preciso di prezzo, altrimenti non potremmo sfruttare nessun aumento di volatilità poiché non c’è stato durante la notte un calo della stessa.
In questo video Matteo Frusciante ci spiega alcuni filtri a cui prestare attenzione per applicare al meglio questa tecnica.
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Salve,
in merito alla B1, dal momento che la rottura dei canali notturni è spesso forte e decisa, che ne pensate di mettere lo stop loss a metà del canale invece che nel limite opposto dello stesso? Se ciò da un lato aumenta il rischio di andare in stop, dall’altro ovviamente raddoppia il gain a parità di pips raggiunti.
Che ne pensate voi di pfx? Lo ritenete un approccio attuabile?
Buona giornata
Giorgio G.
Scusate, avrei qualche altra domanda:
in merito al money menagement per la B1:
se nella long term su grafici D1, in cui io entro a mercato non più di una volta a settimana, rischio il 2% della equity, è consigliabile fare lo stesso per la B1 (in cui si entra a mercato quasi ogni giorno)?
Per lo stesso ragionamento, è anche opportuno nella long term h4 rischiare meno che nella long term d1?
Ritenete che la tecnica B1 sia applicabile con gli stessi accorgimenti anche tra le 23 e mezzanotte sui cambi asiatici, in attesa dell’apertura della borsa di Tokio? Se sì, quali sono i cambi più adatti secondo voi?
Grazie sempre per la vostra solita gentilezza e collaborazione.
Buona giornata
Giorgio G.
ciao Giorgio, per quanto riguarda l’idea di mettere lo stop a metà canale, hai elencato tu stesso i pro e i contro, è comunque una cosa che puoi testare e che appare sensata, prenderai qualche stop in più ma quando va bene massimizzerai il profitto.
Per quanto riguarda il money management, l’importante è non andare a rischiare più del 2% a operazione dopo di che puoi gestirti come vuoi. Personalmente ritengo che nel momento in cui uno ha constatato di essere profittevole in entrambe le tecniche non ha senso abbassare il rischio. Ricordati che i conti si fanno almeno di trimestre in trimestre se non in fondo all’anno, farlo tutti i mesi può mettere pressioni inutili e portare a logiche di money management ingannevoli. Se nel breve succede che il profitto della tanto sudata operazione multiday è bruciato da un paio di B1 fatti in qualche ora non è a mio avviso un problema. Alternativamente puoi usare 1 conto per ogni strategia, metodo spesso adottato tra i professionisti.
Per quanto riguarda il breakout asiatico prenderei in considerazione le ultime ore prima dell apertura, vedere se si forma una congestione dalle 17-18 italiane del pomeriggio fino a che non riapre il mercato di riferimento, dai più importanza alla figura che si forma rispetto all’orario.
Puoi usare tutti i cross tra aud jpy e nzd per iniziare a lavorare sull asia.
Sinceramente non lo farô mai perchè dovrei stare sveglio quasi tutta la notte
Salve a tutti,premetto che sono innamorato della tecnica B1.L’unica cosa che non riesco a capire è la gestione della posizione,mi sembra di aver capito che una volta che si va in profitto per circa metà del nostro canale di stop loss,bisogna spostare qust’ultimo alla sua metà appunto,però non mi è del tutto chiaro come mi devo comportare da questo punto in poi:Bisogna per forza mettere un treling stop?E la Mt4 ha questa funzionalità?E cosa ne dite se invece si mettessero stop loss e tache profit fissi magari con rischio rendimento minimo almeno di 1 a 1 per rendere cosi’ meno complicata la gestione della posizione che ritengo l’unico punto debole della strategia?Anche perchè spesso ho notato che anche il rendimento 1 a 1 è difficile da conseguire.Grazie per il vostro aiuto e buona serata. Christian
Grazie Matteo, risposta chiara e più che soddisfacente. Mi hai anche dato un suggerimento per me molto importante, cioè quello di fare bilanci ad intervalli temporali più ampi quali il trimestrale. Io non mi ritengo un maestro del trading, ma credo di ragionare sui grafici abbastanza bene e di applicare adeguatamente alcune tecniche (compatibilmente coi miei orari liberi della giornata). Ho fino ad ora però commesso l’errore di trarre il bilancio della mia equity settimanalmente. Ciò porta a sopravvalutarsi nelle settimane di buoni gain, col rischio di abbassare il livello di concentrazione, e a togliere invece un po’ di fiducia nelle settimane di perdita, inducendo magari a non rischiare in situazioni in cui magari varrebbe la pena tradare.
Buona serata
Giorgio G.